kidnapping - Rapiti
- di PAOLA PISCHEDDA
- 3 gen 2016
- Tempo di lettura: 2 min

di PAOLA PISCHEDDA
Ogni 40 secondi, solo negli Stati Uniti, un bambino scompare.
Ognuno di noi è portato a pensare che il rapimento non possa interessare la propria famiglia e che lo stranger kidnapping possa accadere solo alle "altre persone".
Purtroppo la realtà è inquietante: ”l’abduction” ( rapimento) si verifica in tutto il mondo, ogni giorno e in ogni contesto.
La realtà è che può accadere a voi, a nessuno di noi, a tutti noi, e può accadere in qualsiasi momento ... durante il giorno o la notte, ... in città, nelle metropoli ma anche nelle zone più tranquille.
Nessuna persona ne è potenzialmente immune e, in particolare, non lo sono i bambini.
Si potrebbe pensare che il rapimento possa verificarsi soprattutto in luoghi poco affollati, ma si rimarrebbe scioccati nell’apprendere che, invece, spesso si consuma nelle aree più grandi e in luoghi pubblici: nei parchi della città, nei campi di calcio e in altri luoghi in cui l'attenzione dei bambini può facilmente scemare e accorgersi, improvvisamente, attratta da qualcos'altro: qualcosa che, un genitore non riuscirà a vedere.
Questa minaccia è più insidiosa proprio nelle aree pubbliche dove paradossalmente i genitori pensano che i propri figli si trovino accanto a loro, blindati e, quindi, al sicuro .
Anche in questo momento, in tutto il mondo, qualche individuo malato, o un gruppo di persone con secondi fini, tramano e pianificano un sequestro per sacrificio religioso, per ridurre un minore in schiavitù o per lo sfruttamento della prostituzione minorile (maschile e femminile).
Le domande che un genitore deve porsi sono: " la mia bambina è spiata da qualche persona cattiva ?"….."il mio bambino rischia di essere rapito?”….
"ho fatto tutto il possibile per proteggere e salvare la vita di mio figlio?".
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